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Dico sempre che quando viaggio mi piace vivere il posto e prediligo il contatto con la gente locale. Cosa intendo esattamente con questo?!
Oggi è accaduto di nuovo, e ho deciso di scriverlo, per condividere con voi questa storia.
Adoro quegli incontri casuali (o forse non casuali..!) che avvengono mentre stai esplorando un luogo sconosciuto e che, all’improvviso, grazie alle persone del posto, diventa più famigliare e lo percepisci in modo totalmente diverso.
E’ tardo pomeriggio di un sabato di primavera spettacolare, caldo, con un sole che acceca e un cielo azzurro che illumina ogni centimetro di questa terra meravigliosa che sto esplorando.
Mi trovo nella zona del Douro Vinhaterio, sto trascorrendo un week-end di lavoro/piacere. (quando quel che fai è la tua passione, non si percepisce più il lavoro!)
Sto tracciando un itinerario nuovo da proporre, quindi sto testando di tutto: orari, tempistiche, circuiti, strade, quinte dove soggiornare, degustazioni di vini e prodotti tipici, giro in barca, giri in auto d’epoca, trekking, ristoranti, pasticcerie… Per essere sicura che quel che proporrò sarà un prodotto eccellente.
Ho una serie di appuntamenti prefissati con persone locali, che vivono e lavorano lì.
Mentre mi sto dirigendo all’ultimo appuntamento della giornata, mi fermo, per puro caso, in un caffè su una strada deserta di una piccola “aldeia”, come le chiamano qui, che corrispondono ai nostri paesini di campagna, alle frazioni.. Vi entro per la classica pausa “cafè e casa de banho”.
Come sempre, attacco bottone con tutti, è più forte di me.. (altrimenti che le ho studiate a fare le lingue!!) quindi inizio a chiacchierare con la proprietaria del bar, una signora settantenne, super arzilla e super simpatica, che all’ improvviso mi apre un mondo..il suo piccolo grande mondo!
In pochi minuti di conversazione, scopro che la signora di fronte a me non è “una semplice” barista, ma è la scrittrice del paese! Una persona che ha viaggiato tantissimo, che ha vissuto in Francia, per cui parla portoghese e francese, che ama leggere ma che sopratutto ama scrivere.
Ha già scritto quattro libri che però ha pubblicato per pochi privilegiati: amici, conoscenti, nipoti (a cui sono dedicati) figlie e parenti. Libri che sono la sua storia. Una storia di vicende famigliari, di tradizioni, di momenti storici duri, di emigrazione, di ritorni in patria.. Storie che tracciano quasi un secolo, che parlano degli avi, delle famiglie portoghesi e ritraggono un lontano Portogallo , che evidentemente non è più quello attuale.
Maria Lisette, dagli occhioni azzurri che ancora oggi incantano, si è sposata giovane e a 24 anni è partita per la Francia. Mi mostra fotografie di quando era giovane, la rivista locale su cui scrive, e poi va a prendere una rilegatura fantastica, che ha fatto fare lei, dove ha raccolto ben 20 anni di storia del suo paese, di quel pezzetto caratteristico del Portogallo che è bene che non si dimentichi.
Io mi emoziono e non ci credo. Mi reputo fortunata per questi incontri fortuiti che mi aprono il cuore.
Penso “guarda un po', per caso (o no!!) mi son fermata in questo paesino sperduto , in questo caffè che da fuori nemmeno si percepiva se era aperto o chiuso..e ho incontrato una signora dolcissima, dagli occhioni sinceri, che mi trasmettono tanto, dove si può leggere il passato di un vissuto che varrebbe la pena stare ad ascoltare per ore.”
Iniziamo a sfogliare il libro e lei mi spiega tutto, dal primo numero che fu pubblicato nel 1999, ad oggi, dove lei, da 20 anni, ancora scrive e mantiene vive tradizioni e ricordi.
Mi spiega che anche suo fratello è scrittore e poeta. Ormai è morto, ma ha editato un libro, che lei tiene esposto li’ nel bar. Mi dice che è già stata in Spagna a parlare dei suoi racconti, è stata ospite in una rete della tv portoghese… insomma, è un personaggio conosciuto della zona! Ed è facile intuirlo, perché con la sua allegria, energia, e la sua voglia di comunicare con il mondo si fa volere bene da tutti!
Scatto una foto per immortalarla e ricordarmi, nel tempo, di questo piacevole incontro, inaspettato, che è la ciliegina sulla torta di un viaggio incantevole, in questa terra dai colori, sapori e paesaggi ineguagliabili.
E’ difficile venire via dal caffè e fermare i racconti di Maria Lisete Coelho Ferreira (così si chiama) che non smette di chiacchierare e raccontare orgogliosa la sua storia.
Nella pagina introduttiva della raccolta dei 50 numeri della rivista locale, lei dice a un certo punto
“ un giorno, quando io già non ci sarò più, questo libro che io tengo come un tesoro, spero che non vada dispero. E ai futuri lettori che, infelicemente, non mi avranno conosciuta di persona, voglio dire che tutto quel che ho scritto, seppure in maniera umile e semplice, l’ho fatto con il cuore e con amore, per poter lasciare una traccia di tutte le tradizioni e i costumi della nostra meravigliosa terra, da quando ero bambina, poi adolescente, fino ad arrivare ad oggi, in cui la nostra terra sendinense è molto diversa da allora.
Per scrivere tutti questi articoli, che vi lascio qui in memoria, ho passato molte notti al computer.”
...
E’ anche per questo che ho deciso di scrivere questo post e pubblicarlo, perché credo sia giusto omaggiarla, affinché il suo scrupoloso lavoro non sia invano.
La letteratura, come l’arte, rendono immortali, e permettono di arrivare dritto al cuore delle persone.
Maria sarebbe felice di sapere che la sua voce, in qualche modo, è arrivata anche a un pubblico italiano.
E se volete conoscerla di persona, se vi capita di gironzolare per la valle del Douro, fermatevi nel suo locale “ CAFE’ PARAISO” si chiama. Lei sarà sicuramente felice di accogliervi e di inondarvi di parole e racconti…. rigorosamente in portoghese!!
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