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IL TURISMO POST-COVID

UN NUOVO MODO DI VIAGGIARE, PIU' CONSAPEVOLE


Il settore del turismo è dinamico ed in continua evoluzione. Sta al passo con i tempi e sa rinnovarsi rapidamente per rispondere prontamente alle esigenze della società in continuo cambiamento. Si evolve ed adatta in base alle situazioni politiche, internazionali e geopolitiche. Qualsiasi evento - dal terrorismo alle catastrofi naturali- condiziona il turismo, e ne cambia il dinamismo.

Ecco perchè Il turismo post-pandemia covid19 sarà sicuramente un modo di viaggiare diverso. Il lock-down ha risvegliato nelle persone la necessità di aver maggior contatto con la natura e con il mondo in cui viviamo.


E allora, quali sono, e saranno, le prospettive e le nuove tendenze nel turismo 2020/2021??

Ecco cosa penso io, in base alla mia esperienza nel settore.


Maggiore attenzione all’ambiente quindi e alle destinazioni naturalistiche che ricaricano l’energia del corpo e della mente. 

Quelle mete remote che per anni sono rimaste ai margini dell'offerta turistica, dimenticate da tutti e non sufficientemente valorizzate, da oggi vivranno il loro riscatto.

Si riscopre il viaggio alternativo, i cammini, intesi non tanto come percorsi di fede, ma proprio come viaggio alla scoperta di sé stessi. 

Il Cammino di Santiago, la Francigena, Fatima, il Sentiero degli Dei... tante le alternative per chi ama o, semplicemente, si sente pronto per sperimentare il viaggio a piedi. Lungo, lento, impegnativo, illuminante.

Si viaggia in modo consapevole e responsabile, cercando di limitare l’impatto ambientale, sfruttando ciclovie, i percorsi mtb tracciati nei boschi e il sentierismo. 

Un modo di viaggiare che rispetta la natura, la incorpora e ci permette di conoscere più a fondo l’essenza del nostro pianeta.


Si vive esperienze di immersione nella natura

Dalle escursioni a cavallo alle passeggiate nei boschi accompagnate da letture di fiabe; dalle meditazioni all’aria aperta sulle rive dei fiumi e delle cascate, agli esercizi yoga di fronte all’oceano.. tante idee creative, ludiche e di aggregazione, che uniscono lo scopo del viaggio all'attività fisica, culturale e artistica.


Vivere le destinazioni, e non le attrazioni turistiche. Valorizzare i territori in chiave sostenibile e offrire esperienze inedite. 

Oggi i turisti (che sarebbe meglio definire viaggiatori) vogliono sentirsi parte integrante della destinazione che vanno a visitare: percepirne l’essenza e l’identità; incontrare la gente della comunità locale, interagire e comunicare con loro, per conoscere e approfondire la loro cultura e il modo di vivere. Per questo è essenziale e indispensabile preservare l’identità e l’autenticità dei luoghi. Non serve “creare attrazioni turistiche finte”.

IL MIO PARERE: Non ha senso proporre un tour in risciò a Firenze, che ovviamente non è un mezzo di trasporto usato dalle persone del posto...non siamo in India! Chi vorrà fare un’esperienza in risciò, la dovrà fare in India.

In Italia ha più senso sperimentare un tour in fiat 500 o in Vespa, made in Italy.



E’ importante riformulare l’offerta turistica. Puntare sull’autenticità del luogo e delle persone che vi vivono. Senza forzare o trasformare l’identità.

A ogni destinazione turistica, la propria peculiarità. Solo questo. È sufficiente.

Progettare itinerari che sappiano valorizzare al meglio il territorio, sfruttando le risorse locali e la collaborazione della gente del posto.


Il valore aggiunto di una destinazione turistica lo fanno le persone.

Chi viaggia non può pensare di trovare lo stesso ambiente, abitudini e consuetudini della propria zona di comfort, altrimenti il senso del viaggio svanisce. Chi viaggia dovrebbe avere la lucidità e la consapevolezza che sta uscendo dal suo mondo, e si dovrà confrontare con realtà nuove.

E’ proprio questo il senso del viaggio e il suo valore assoluto, che ci permette di rientrare a casa cambiati, cresciuti, migliori, più consapevoli e arricchiti.


Infine, sono sicura di una cosa: la pandemia ha sicuramente cambiato molti aspetti della nostra vita, limitando la nostra libertà, il lavoro, l'economia, i rapporti sociali presenziali...

Ma una cosa sicuramente non è riuscita ad annientare: la voglia di viaggiare.

Perchè IL VIAGGIO è un bene primario per l'uomo: la scoperta, l'evasione, la curiosità.. sono caratteristiche intrinseche dell'essere umano, che non possono essere ignorate.









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